Grazia Neri - La mia fotografia

"Nel Maggio 2010 l'agenzia non c'era più: era in liquidazione; e proprio in quei giorni, il 19, giunse la notizia dell'uccisione a Bangkok di Fabio Polenghi, mentre documentava l'assalto dell'esercito regolare alle camicie rosse. Se si è trovato negli scontri di Bangkok, era per la sua serietà. In tempi in cui la professione del fotografo era già in grande crisi, lui aveva mantenuto integro il bagaglio degli inizi: intuizione giornalistica, passione, versatilità, documentazione; la capacità di non prendersi troppo sul serio, il desiderio di confrontarsi sul senso del lavoro, e la prontezza. Fatto non comune tra i suoi colleghi, Fabio entrava sempre in agenzia con un sorriso silenzioso e un idea ben calibrata. Tra i fotografi che hanno collaborato con l'agenzia, lui eccelleva per quella che si potrebbe chiamare un illuminata e intuitiva solidarietà. Tutti ricordano anche la sua incertezza sul dove stabilirsi. Sarebbe andato a stare li dove avesse trovato una più fertile geografia di storie e di problematiche da raccontare. Pensava il mondo in anticipo. Forse anche per questo si è trovato a Bangkok in quel giorno di maggio".
Grazie per il bel ricordo di Fabio che hai voluto regalarci, con affetto e stima, Isa Polenghi, Laura Chiorri e Arianna Polenghi.

Testo tratto dal Libro "La mia fotografia" di Grazia Neri edito da Feltrinelli



Sinossi (testo ripreso dal sito Feltrinelli)
Pochi sanno che Grazia Neri non è una fotografa. In compenso, sanno tutti che attraverso la sua agenzia sono passati i più grandi nomi della fotografia mondiale. Grazia Neri si è mossa con autorevolezza, e allo stesso tempo con levità, nell'ambiente dell'arte e della cultura; in questo libro racconta gli incontri, i minimi come gli eccezionali, che hanno costellato la sua vita: dall'infanzia, solitaria e piena di libri, all'euforia del dopoguerra, alla Milano borghese e imprenditoriale degli anni cinquanta, quella che si delinea a poco a poco è anche un po' una storia d'Italia e degli italiani. E Annie Leibovitz, André Malraux, Leo Longanesi, Jacqueline Kennedy sono solo alcuni dei personaggi straordinari di cui racconta, in un testo arricchito da immagini scattate dai fotografi più diversi, quelli che meglio di altri hanno saputo cogliere e interpretare lo spirito del loro tempo.